US Gladiator 1924

Gladiator - Anzio = 1-0, Castaldo

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view post Posted on 24/3/2024, 21:53

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GLADIATOR-ANZIO = 1-0

GLADIATOR (3-5-2): Gemito; Mansi, Ioio, Finizio; Onesto, Navas (78’ Staiano), Visconti (61’ Pizzutelli), D’Anna, Di Lorenzo; Mancini (72’ Castaldo), Messina (61’ Liccardi). In panchina: Marone, Battistelli, Alfano, Castro, Baratto. Allenatore: Antonio Foglia Manzillo

ANZIO (3-5-2): Perna; Buatti, Busti, Sirignano; De Gennaro, Gennari, Paglia (90’ Perkovic), Valentini, Lilli; Maldenovic (74’ Bartolotta), Bencivenga. In panchina: Rizzaro, Perkovic, Rufo, Bartolotta, Tirocchi, Carbone, Falconio, Di Marino, Guido. Allenatore: Mario Guida

RETE: 93’ Castaldo (G)

ARBITRO: Mattia Mirri della sezione di Savona (assistenti: Andrea Mongelli di Chieti e Domenico Colonna di Vasto)

NOTE: spettatori: 900 circa. Angoli: 4-3. Recupero: 6 nel primo tempo; 7 nel secondo tempo


Esistono partite e partite. Esistono goal e goal. Esistono vittorie e vittorie. Esistono emozioni ed emozioni. Eh sì, emozioni ed emozioni: quelle indimenticabili che il Gladiator ha vissuto al 93’ della sfida contro l’Anzio risaltano tra le più preziose di 100 anni di storia. La compagine nerazzurra vuole tenersi stretta la Serie D, un patrimonio calcistico da proteggere a tutti i costi nell’anno del Centenario. Ed oggi lo ha dimostrato con un’unione di intenti che ha spinto tutti alla vittoria. Squadra mentalizzata a dovere, pienone sugli spalti, cori di sostegno, i bambini colorati di nerazzurro con bandierine e cappellini: tutto apparecchiato per una “Domenica della Pace interiore” ma il goal non arriva ed anzi sono i laziali a spaventare. Poi al 93’ lo spirito da gladiatore ha preso le sembianze non di un calciatore a caso, ma di un immortale. Un ragazzetto di quasi 42 anni che si mette il Gladiator sulle spalle e, a furia di sportellate e fiuto del goal, fa esplodere il Piccirillo con un sigillo d’astuzia. Nel corso degli anni palcoscenici di B e C hanno conosciuto “GigiGol” nel suo massimo splendore: le primavere passano ma anche a Santa Maria Capua Vetere Castaldo lascia, eternamente, il segno. Perché quando si nasce con una dote dentro di sè, non ci sono anni che la possano scalfire. Anzio sconfitto 1-0 e sammaritani a -4 dalla salvezza diretta. La strada è lunga ma il coinvolgimento emotivo vissuto al “Piccirillo” può trascinare a qualcosa di inimmaginabile appena qualche settimana fa.

PRIMO TEMPO. Pubblico delle grandi occasioni, con l’ingresso gratuito scelto dalla società che spinge tanti sammaritani a riempire gli spalti dell’impianto di via Martiri del Dissenso. Primo squillo ad opera del Gladiator. Sull’angolo di Visconti, terzo tempo di Mansi che s’innalza in cielo e colpisce di testa: Perna si oppone e dice di no (4’). La replica laziale non si fa attendere. Cross di De Gennaro, Bencivenga fa da sponda per Lilli che manca il bersaglio grosso da posizione invitante (15’). Il Gladiator intende far valere il fattore campo e va all’attacco. Messina viene lanciato in avanti e calcia: Perna salva in uscita ravvicinata (31’). L’occasione più ghiotta capita allo stesso Messina al 40’. Il numero 11 viene imbeccato in area, si porta la palla sul sinistro ma calcia troppo debolmente per impensierire Perna. Diversi i break di D’Anna a centrocampo che non vengono sfruttati in attacco. Si torna negli spogliatoi sul punteggio di 0-0, con il Gladiator che non riesce a concretizzare la mole di gioco creata.

SECONDO TEMPO. La ripresa è alquanto strana, con il duello che non decolla in virtù di varie interruzioni ed una difesa ospite che respinge tutto. Il centrale Busti fa la parte del leone ed i sammaritani non trovano le vie d’accesso all’area laziale. Neanche i cambi effettuati da Antonio Foglia Manzillo danno inizialmente la svolta, con Liccardi, Pizzutelli, Castaldo e Staiano che vengono imbavagliati. Inavvertitamente è proprio l’Anzio a salire di tono e sfiorare il vantaggio. Al 74’ un Busti in giornata di grazia anticipa tutti a centro area, su angolo di Bencivenga, ma la sfera esce a lato di un soffio. Bartolotta calcia a lato e poi al 79’ gran tiro a volo di Bencivenga che spaventa i nerazzurri. Tutti possono tirare un sospiro di sollievo quando la palla sorvola la traversa. L’arbitro concede 6 minuti di recupero ma tutto lascia presagire un finale da pareggio. Ed invece stavolta non finisce così. Stavolta l’eterno Castaldo affronta come un vero gladiatore tre avversari, va a sportellate e, mentre tutti i tifosi si alzano dai sediolini, gonfia la rete con un gesto d’astuzia che solo pochi calciatori hanno. Viene giù il “Piccirillo”, con un’esultanza commovente che abbraccia tutte le persone presenti allo stadio. Quasi quattro mesi dopo Gigigol sigla una rete di importanza capitale in un “Piccirillo” che, qualora qualcuno se ne fosse dimenticato, torna ad essere il fattore vincente del Gladiator. Il fortino inespugnabile così com’è stato in 100 anni di storia.
 
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